Giornata passata sulla riviera del Conero; un mare splendido che offre un inimitabile ristoro per la mente ed i pensieri che la opprimono, per ognuno di noi.
Il ristoro fisico avviene invece nella Trattoria La Nassa. Scelto dopo un'accurata selezione dei ristoratori della zona. Il locale si trova lungo la via Flaminia, non c'è nessuna vista sul mare e da fuori il cartello "ARIA CONDIZIONATA" è presagio di un qualche oscuro ambiente anni '70. All'interno, diversamente da fuori, è piuttosto piacevole, senza pretese; colori tenui e freschi sulle pareti, alcuni tocchi decorativi dei pescatori e niente più. Una sola sala dove mangiare, per un totale di una quarantina, forse cinquanta coperti al massimo. Non si sta stretti a tavola e per me di certo è un pregio, giacchè sentirsi soffocare tra i vicini non è una bella sensazione.
Tutta la famiglia è rivolta alla gestione del locale. Il padron prende le commesse e porta a tavola, aiutato in cucina dalla moglie (presumo) e dalla madre, mentre il padre si occupa del vino.
La qualità del pesce è molto buona, e lo si capisce dal fatto che non c'è un menù alla carta. Si mangia in base alla disponibilità del pescato, ottimo! Si può partire dagli antipasti, caldi o freddi ( 7€ a porzione) per passare ai primi. I primi ( 12€ ) sono "tutti fatti a mano", a detta del patron, e così si è rivelato. Ottima la pasta, non ci sono remore. Tre le tipologie: chitarrine, maltagliati e gnocchetti da abbinare ai sughi del giorno. Io ho provato l'accoppiata maltagliati con scorfano, scampi e zucchine. Il sapore c'era, ma il maltagliato era poco legato ed alla fine troppo oleoso ed anche se la scarpetta non me l'ha tolta nessuno avrei preferito qualcosa di più "tirato".
Nei secondi c'è un'evidente distinzione...Il fritto risulta abbondante, e molto asciutto, rivelandosi la scelta vincente a parità di prezzo (13€), mentre l'arrosto è piuttosto insignificante: due fettine di tonno e ventresca e quattro gamberi, per una porzione (25€). Il tonno era eccessivamente condito con delle spezie miste che coprivano completamente il sapore ed il colore era piuttosto anemico...cosa che non si può affermare invece per i gamberi che sanguinavano...non so cosa fosse ma non era il massimo.
In sostanza la qualità delle materie prime è molto buona, ed i prezzi lo dimostrano, ma non sanno valorizzarli nel giusto modo. Non credo tornerò.
Buona giornata Gastronauti
Silvano Pierini
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