venerdì 3 maggio 2013

Trattoria La Nassa - Numana

Giornata passata sulla riviera del Conero; un mare splendido che offre un inimitabile ristoro per la mente ed i pensieri che la opprimono, per ognuno di noi.
Il ristoro fisico avviene invece nella Trattoria La Nassa. Scelto dopo un'accurata selezione dei ristoratori della zona. Il locale si trova lungo la via Flaminia, non c'è nessuna vista sul mare e da fuori il cartello "ARIA CONDIZIONATA" è presagio di un qualche oscuro ambiente anni '70. All'interno, diversamente da fuori, è piuttosto piacevole, senza pretese; colori tenui e freschi sulle pareti, alcuni tocchi decorativi dei pescatori e niente più. Una sola sala dove mangiare, per un totale di una quarantina, forse cinquanta coperti al massimo. Non si sta stretti a tavola e per me di certo è un pregio, giacchè sentirsi soffocare tra i vicini non è una bella sensazione.
Tutta la famiglia è rivolta alla gestione del locale. Il padron prende le commesse e porta a tavola, aiutato in cucina dalla moglie (presumo) e dalla madre, mentre il padre si occupa del vino.
La qualità del pesce è molto buona, e lo si capisce dal fatto che non c'è un menù alla carta. Si mangia in base alla disponibilità del pescato, ottimo! Si può partire dagli antipasti, caldi o freddi ( 7€ a porzione) per passare ai primi. I primi ( 12€ ) sono "tutti fatti a mano", a detta del patron, e così si è rivelato. Ottima la pasta, non ci sono remore. Tre le tipologie: chitarrine, maltagliati e gnocchetti da abbinare ai sughi del giorno. Io ho provato l'accoppiata maltagliati con scorfano, scampi e zucchine. Il sapore c'era, ma il maltagliato era poco legato ed alla fine troppo oleoso ed anche se la scarpetta non me l'ha tolta nessuno avrei preferito qualcosa di più "tirato".
Nei secondi c'è un'evidente distinzione...Il fritto risulta abbondante, e molto asciutto, rivelandosi la scelta vincente a parità di prezzo (13€), mentre l'arrosto è piuttosto insignificante: due fettine di tonno e ventresca e quattro gamberi, per una porzione (25€). Il tonno era eccessivamente condito con delle spezie miste che coprivano completamente il sapore ed il colore era piuttosto anemico...cosa che non si può affermare invece per i gamberi che sanguinavano...non so cosa fosse ma non era il massimo.

In sostanza la qualità delle materie prime è molto buona, ed i prezzi lo dimostrano, ma non sanno valorizzarli nel giusto modo. Non credo tornerò.

Buona giornata Gastronauti
Silvano Pierini

lunedì 25 marzo 2013

Infinito Wine Festival - Recanati


Riporto alcune notizie da www.vinit.net

Il palcoscenico dei vini Marchigiani - Evento dedicato alle migliori cantine marchigiane, dove avranno la possibilità di far degustare i loro migliori vini selezionati e premiati. www.infinitowinefestival.it

Il 27, 28 e 29 aprile, le più apprezzate aziende vitivinicole delle Marche insieme ai più bravi "artigiani del gusto" della nostra regione accoglieranno il pubblico all'interno degli splendidi palazzi della città per raccontare i segreti di un'antichissima tradizione enogastronomica.
Tutto inizierà in piazza Giacomo Leopardi, dove si svolgerà un cooking show.
Il cuore della manifestazione, il luogo dove vi saranno svelati i segreti delle più premiate etichette marchigiane sarà il palazzo Comunale, che diventerà la nostra "Cattedrale del vino".
Qui, sarete invitati a passeggiare tra gli stand delle cantine che parteciperanno all'Infinito Wine Festival, scambiare due chiacchiere con gli stessi produttori, degustare i loro vini e scoprire l'altissima qualità delle bottiglie marchigiane. Solo pochi passi più avanti ed entrerete ne "La corte del buono" il luogo dove i migliori "artigiani del gusto" delle Marche vi faranno assaggiare i prodotti tipici della nostra antica tradizione, dai formaggi ai salumi, dall'olio alle salse, dal miele alle più dolci confetture.

Non potrete mancare all'aperitivo "In-finito", che si svolgerà nei locali convenzionati del festival, a cura degli operatori recanatesi. E dovete assolutamente esserci alla Cena tipica marchigiana nei migliori locali della città: il Ristorante Osteria Leopardi, da Emilio, La Ginestra, Gallery, La Torre Antica, Borgo Antico e La bottega del villaggio. Tutti i ristoratori proporranno un menù tipico marchigiano insieme ai produttori partecipanti al festival, ad un prezzo fisso ed uguale per tutti. E se siete dei veri appassionati di vino allora non vi farete sfuggire le verticali, un'occasione unica di assaggiare varie annate della stessa etichetta prodotta da una delle più apprezzate cantine delle Marche.

 La sera, sarete ospiti al teatro Persiani dove andranno in scena le "Arti & mangiari".

E, ovviamente, non mancheranno i momenti culturali, gli incontri con i più riconosciuti enologi marchigiani e la possibilità di visitare i luoghi più belli della città.

L'Infinito Wine Food Festival è organizzato dall'Associazione Culturale Enogastronomia.it con il patrocinio del Comune di Recanati.

sabato 23 marzo 2013

Rice&Curry, un ristorante made Sri Lanka

Ristorante sito ad Ancona, sotto gli archi che costeggiano via Marconi; esattamente sotto gli ultimi archi difronte alla Mole Vanvitelliana, potete trovare questa perla di ristorante etnico. E' il Rice&Curry di Ghyan.
E' il primo ristorante di cucina srilankese che ho provato, dopo averlo osservato sempre dal finestrino dell'autobus nei quotidiani spostamenti anconetani; sono rimasto molto soddisfatto. Il locale è informale nella giusta dose, ci si organizza da soli per segnare la comanda ma il servizio è estremamente cortese e si vedono tovaglioli di stoffa e tovaglie, niente tovagliette di carta o posate confezionate in orrendi sacchetti.
Il menù è molto ampio...e se è la prima volta che vi addentrate, di certo avrete bisogno di alcuni minuti per orientarvi. La fa da padrone il riso basmati, che accompagna la maggior parte delle portate. Sono per lo più piatti unici, molto abbondanti che vi sazieranno in ogni modo, consigliata è la scelta di una porzione in due se volete assaggiare diverse portate. A meno che non siate affamati da una settimana di non so quali lavori forzati!!!
Dopo una consultazione con qualche vicino commensale più pratico, ci si indirizza su un antipasto misto che comprende un assaggio di ogni tipo di antipasto, molto generoso e stuzzicante. Non ho trovato niente che non si accordasse con il mio palato tradizionale ma che si è lasciato rinnovare piacevolmente. In accompagnamento vengono portate 3 salse: yogurt, al peperoncino e ai cetrioli(presumo, molto piccante).

Tra i piatti unici ho assaggiato il LAMB BURIYANI con agnello, riso basmati, spezie, coriandolo, cumino, arachidi, uva secca. L'approccio iniziale è stato ottimo, l'agnello interagisce perfettamente con i sapori, tuttavia dopo gli antipasti e dopo le precedenti salse piccanti...il mio livello di sopportazione del peperoncino è cominciato a venire meno. Unico neo del piatto è stato aver masticato un baccello di Cardamomo(ho scoperto ora che si trattava di Cardamomo, del quale il sapore mi ha completamente dissestato il palato. Non so se fosse stato presente nella ricetta originale o se gli sia scivolato nel piatto per errore!).

E' stata un'esperienza simpatica e gastronomicamente stimolante, devo confessarlo! Piuttosto che lasciarsi andare alle solite pizze, allo stesso prezzo si può praticare un viaggio tra le papille di un'isola dell'oceano indiano. Potreste rimanerne soddisfatti o disgustati ma in ogni caso un po' di stupore vi accompagnerà per tutta la serata.

Vi posto il menù e qualche foto dei piatti.

Arrivederci Gastronauti.

Inside to the appetizers

NUMERO 31!

domenica 14 ottobre 2012

TRIESTE – FORA PER FORA









Si sono chiuse le danze e le cerimonie di questo primo Trieste Next. Tutti i partecipanti si saranno fiondati al banchetto offerto dal Merano WineFestival. Questa volta l’ho evitato, mi sarei vergognato ad incontrare per la terza volta quei due signori anziani che nelle altre occasioni si erano così gentilmente prodigati affinchè assaggiassi ogni loro pietanza.
Mi dirigo così dal Teatro Verdi di Trieste, attraversando Piazza Unità d’Italia che comincia a colorirsi dei colori del tramonto e si riempie di sceniche luci blu come il mare, verso le vie che dirigono alla zona del mio ostello, davanti al Museo Sartorio.
E’ domenica sera, circa le 20.30, tutto il pomeriggio non avevo fatto altro che fantasticare su quale cenetta mi sarei concesso, ma una volta arrivata l’ora…tutte le osterie di cui ero a conoscenza si sono rivelate chiuse, serrate…purtroppo così non era per il mio appetito che è stato da subito colto alla sprovvista. Proprio mentre mi rassegnavo all’idea di un sonno in castigo, senza cena, ho trovato un pertugio tra alcuni palazzi. Trattasi di un pub, ma non un pub marchigiano, un pub triestino e allora si fa interessante.
Entro, mi piazzo su un largo e comodo tavolo, un miraggio per i ristoranti cittadini! L’ambiente è proprio da birreria: legno, tubature di rame, poster di copiose donne bavaresi che offrono copiosi boccali di birra e tanta mascolinità. Nonostante questo il pub, ForaperFora, è gestito da sole donne. Due in cucina e due che servono ai tavoli.
Mi vengono narrati i piatti del giorno, così mi dirigo su quelli…per prima cosa arriva il mio boccale di birra. Un sorso per acclimatarsi.
Aspetto poco ed arriva un grande piatto di spaghetti, conditi con pomodoro fresco, prezzemolo ed un bel polipetto affogato in questo gustoso sugo…cosa potevo fare se non gustarli con quei deliziosi e morbidi tentacoli (già il nome è una tentazione) ed alla fine tuffare due belle fette di pane in quel golfo di sugo rosso, come se si fosse consumata una battaglia, una mattanza in mare, ma non era il mare, era il mio piatto ed era lì…E’ STATA UNA MERAVIGLIOSA SCARPETTA.

Avrei potuto fermarmi ma …volevo completarmi. Qualche deficienza va in qualche modo soddisfatta.
Ho ordinato così dei calamari fritti. Credo che abbiano dato una lavata al piatto degli spaghetti e lo abbiano riempito di questa montagna di fritto, al punto che ho pensato…l’avremo ordinato in più persone!
Invece no! Quelle sante donne della cucina, veri matrone del focolare e non come molte altre e più “emancipate” donnette di oggi, avevano visto un viandante da sfamare…e mi sono sfamato al limite dell’appetito. Grandi cuoche, non c’è che dire!


Mi è piaciuta molto la clientela di questo piccolo angolo triestino. C’eravamo io ed un signore anziano, abbiamo scelto le stesse portate, il che non ha fatto altro che delineare in me un certo rispetto e riverenza per costui. Altri maliziosi e maligni potrebbero asserire che sono un vecchio…beh sì su molte cose lo sono, amen.
Altri buoni commensali erano tali omaccioni, alcuni ancora in tuta da lavoro ed altri che ho capito essere romani, amabili romani. Simpatico è stato il momento in cui uno dei lavoratori ha ordinato solo due mozzarelle e la cameriera iniziò a preoccuparsi sulla sua condizione fisico-emotiva.
Altra perla fu una mamma che entrò con la figlioletta ed ordinò per entrambe degli spaghetti con le vongole; cioè una bimba che nel 2012 mangia delle vongole!!!! E non sono quelle del barattolo del supermercato, c’è ancora speranza allora!!

La frittura è finita, così come il brandy che sto bevendo mentre scrivo, un’ultima bottiglia di Stock 84 Riserva, vecchia, made in Trieste. Quella sera invece bevvi un amaro Trieste, con gli omaggi delle signore di ForaperFora






sabato 1 settembre 2012

Agriturismo La Grotta – Scai, Amatrice (RI)


Amatriciana
Nella cornice della 46° edizione della Festa degli Spaghetti all’Amatriciana, mi sono concesso questo sconfinamento “pluriregionale” per ritornare dopo due anni in questo paese, Amatrice.
Il paese è rimasto praticamente immutato, come se qui niente fosse soggetto al trascorrere del tempo, dopotutto cosa dovrebbe cambiare in un piccolo paese di provincia, reso noto da uno dei piatti più amati entro e fuori i confini nazionali?!
Comunque per il pranzo avevo adocchiato sul caro 2spaghi questo Agriturismo La Grotta, ubicato a qualche chilometro dal paese. Così ho prenotato il giorno precedente la visita per essere sicuro di avere un posto a tavola. Ebbene, la frazione Scai è un borgo di poche case, alcune in vendita, altre abitate da alcuni anziani. Nei campi pascolano le pecore e scorazzano i cavalli.
L’agriturismo è alla fine della frazione “nella discesa grande” come ha indicato un vecchietto di lì.
Appena entrato non ho sentito alcuna voce, né presenza, così avvicinandomi ad uno spazio di servizio ho visto il buon caro padrone di casa Luigi e gli ho chiesto:
“dove ci possiamo mettere?” e lui con fare simpatico, indicando l’unico tavolo apparecchiato disse “e dove ve volete mette?! Ce siete solo voi oggi a pranzo!”. Devo dire che questo rincuora in quanto ti fa sapere che hai una completa cucina di sabato per te e la stessa attenzione del cuoco/a.

Così abbiamo iniziato il pranzo. Peculiarità dell’agriturismo è il dover prenotare entro le 13 giacchè dalle 13.15 alle 13.30 è l’ora per farsi avanti, dopo di che nessuno può più entrare a mangiare. Una sana regola che impone a chi vuole pranzare di farlo nel rispetto di chi lavora in cucina.

Abbiamo iniziato con una bella carrellata di antipasti: bruschette, affettati, pomodori arrosto, zucchine sott’aceto, ceci con le cotiche, insalata di fagioli, insalata di farro e coratella!
A provare ad elencare le portate con un sol fiato si arriva alla fine col fiatone, figurate come potreste arrivare alla fine del pranzo…SENZA FIATO, BOCCHEGGIANDO!

Si passa poi ai primi, ovviamente solo “un assaggio” di mezze maniche alla Gricia e spaghetti all’Amatriciana e magistralmente si è provveduto a svuotare le due fiamminghe, con la lieta approvazione del caro Luigi che fin’ora non ha fatto altro che riportare in cucina piatti vuoti.

Nell’intermezzo un goccio di piacevole vino rosso e poi arriva un altro “assaggio” di secondi, e veniamo invitati ad indovinare di che carne si tratti, un arrosto ed una cacciatora…io che insistevo con il cinghiale appena ho visto le portate ed invece si trattava di tacchino arrosto ed agnello alla cacciatora…anche queste due vasche di carne sono state ben ripulite, merito soprattutto degli altri due “compagni di merenda”.
Questo fece sì che l’oste ci disse “ma allora siete tosti eh…ammazza…pensavo di mettere un premio per chi finiva tutto”.

Dolci, caffè e liquore alla genziana hanno portato a termine il pranzo, ore 15.45 dalle 13.20, esaurendo anche le mie voglie gastronomiche.

Un buon agriturismo non c’è che dire! Una stretta di mano a Luigi e siamo ripartiti verso Amatrice…cercando, tra un passo e l’altro, di aiutare la digestione!

PS: Più tardi ho scoperto che qui il ministro Cancellieri ha festeggiato il suo anniversario di nozze...un rappresentante non eletto ma almeno popolare!

Ceci e cotiche

Coratella


Gricia

Ingresso La Grotta

Insalata di farro

Insalata di fagioli

Sala

Affettati 

Pomodori gratinati

Tacchino arrosto
Dolci

domenica 27 maggio 2012

Maturare in cantina - Omaggio ai 20 anni di Cantine Aperte

Maturare in cantina


Qui si tramanda dal nonno
a quel che fu bambino,
il quieto fermentare del vino.
Nelle calde giornate estive
ci offrono un rifugio fresco,
per un mite dormire…
Cullati dall’odore
pieno,
di emozioni incerte,
che ognuno avverte
nel varcare le cantine aperte.


 
 
 
 
 
Silvano Pierini                         




lunedì 21 maggio 2012

3° GELATO ARTIGIANALE FESTIVAL - Agugliano

Cari Gastronauti,
come i precedenti due anni, io Silvano Pierini, non mancherò a questa manifestazione gastronomica che mi piace sempre di più, spero solo che la temperatura si alzi così potrò gustarmi anche meglio i magnifici gelati che verranno portati sulle vie di Agugliano. Il festival inizia Venerdì 8 Giugno fino a Domenica 10, qui trovate il programma, anche se la cosa più interessante sarà di certo il ticket per le degustazioni!! Spero che anche quest'anno il Varnelli si sacrifichi...l'anno scorso presi l'ultimo bicchierino di liquore al cioccolato...mi sentivo super fortunato! Della serie...è un segno del destino! Peccato che poi spesi l'ultimo ticket in uno stand che non mi convinse per niente. Ricordo dei gelati al basilico e lo stand di Dubai che mi fece sognare con il gelato al cioccolato fondente.
L'anno scorso per me è stato speciale questo festival, la compagnia era la migliore desiderabile, spero che quest'anno sia ugualmente amabile.
Quest'anno sarò curioso di assaggiare il gelato dello stand delle Canarie, ma credo che mi fornirò di due buoni per appagare le mie esigenze gastronomiche e per appianare le divergenze che si creeranno il sabato mattina nel sostenere l'esame di Diritto Privato...che odio! Ma come si fa a studiare le materie di legge?!
Comunque ecco la mia comunicazione l'ho fatta, ci ho messo dentro anche un po' di psicoanalisi, che non fa mai male...e alla prossima!

Un saluto caro
Silvano Pierini